Ciao!
Sono una professionista della comunicazione digitale. Dal 2008 aiuto le persone a comunicare online, sono passati già 13 anni!
Comunicare per me significa rendere fruibile senza banalizzare. Semplificare. Perché, rubando le parole di Bruno Munari:“Complicare è facile, semplificare é difficile”.
Di seguito trovi un excursus sulle mie collaborazioni dalla più recente alla più vecchia, ti aiuteranno a capire chi sono e cosa faccio.
Se hai qualche domanda puoi scrivermi.
Cominciamo dall’ultima collaborazione.
Quella con lo studio di design e marketing strategico Cappelli Identity Design è durata un anno: dall’aprile 2019 – all’aprile 2020. Si tratta sempre di comunicazione digitale in generale.
Insieme abbiamo curato la strategia social su Facebook e Twitter per il primo Gruppo Ospedaliero d’Italia, GSD. Per saperne di più leggi la pagina dedicata al progetto GSD. Con la stessa agenzia, ho collaborato allo studio del naming per il progetto Con la Scuola di Snam e Luiss Business School. Una volta dato il nome al progetto, ho curato anche il project management per la realizzazione del sito web. Anche per questo progetto puoi trovare maggiori dettagli nella pagina relativa al progetto Con la scuola.
La penultima collaborazione.
L’anno prima, dall’aprile 2018 all’aprile 2019, ho collaborato con la clinica veterinaria Polivet, una startup nel mondo della medicina animale che punta tutto su tecnologia e ambiente giovane. Li ho aiutati sia con la strategia social sia con l’organizzazione di eventi dedicati ai loro pazienti ed eventi di approfondimento dedicati ai medici veterinari.
Ho aiutato Bricocenter Bufalotta con la comunicazione digitale.
Tra il 2018 e il 2019, ho collaborato anche con il punto Bricocenter in zona Bufalotta a Roma. Ho aiutato il negozio a promuovere i workshop del week end attraverso la pagina Facebook del punto vendita. La collaborazione è durata per poco più di un anno da settembre 2018 fino a dicembre 2019. Se vuoi saperne di più leggi la pagina dedicata al progetto Bricocenter.
Veniamo alla mia collaborazione più lunga.
La mia collaborazione più lunga e importante è stata quella con Memopal.
Ho iniziato a collaborare con quello che oggi si chiama PiCampus a gennaio 2008. All’epoca una villa ospitava due aziende: Translated, all’attivo da 10 anni e Memopal, startup nel mercato del cloud backup. Oggi quella collina all’Eur ospita un ecosistema di ville con un grande numero di start up e una scuola di Intelligenza Artificiale. Per scoprire qualche dettaglio in più sulla mia collaborazione con Memopal puoi leggere la pagina dedicata al progetto.
Dal 2008 al 2013 ho lavorato parallelamente su più progetti anche da freelance e…Scrivevo!
Contemporaneamente nel 2013 ho iniziato a scrivere sul canale tecnologia del sito di news leonardo.it, curando il canale social network.
Scrivere è sempre stata una mia grande passione. Ho aperto il mio primo blog nel 1995 e ne ho aperti e chiusi diversi: sallystow.com, techmex.it, primagravidanza.it e da qualche anno quello su questo dominio.
Cosa facevo prima del 2008?
Torniamo a noi. Quando sono entrata in Memopal avevo appena finito una collaborazione con l’agenzia di stampa ADNKRONOS, dalla quale avevo capito che, forse, fare soltanto il giornalista, mi stava un po’ stretto. Stiamo parlando del 2006 e in Italia non era stato ancora lanciato il primo iPhone, il 3, e per avere un piano dati mobile dovevi pagare un bel po’ infatti io non lo avevo e giravo con il Tuttocittà in tasca per andare alle conferenze stampa per l’agenzia.
Nello stesso periodo collaboravo anche come freelance per un portale dedicato al wedding, si chiamava Nozzeclick un format partito dalla Spagna, giunto in America Latina e in Europa per aiutare le coppie di sposi a trovare la location perfetta per celebrare il giorno del sì. Oggi lo chiameremo un marketplace che mette in contatto fornitori di servizi e utenti finali.
Prima di tutto questo andavo all’università, frequentavo il corso di laurea in Comunicazione nella società della globalizzazione presso l’università degli Studi Roma Tre, e contemporaneamente, scrivevo per un giornale online.
Il mio primo lavoro è stato quello che oggi verrebbe definito uno smart working. Andavo al liceo ed ero spesso connessa con altre persone sparse in tutto il mondo grazie ad un software di messaggistica all’epoca molto famoso, si chiamava icq.
Li sopra avevo diversi amici e, uno di questi, possedeva un sito sul quale erano riportati i concerti del Trovaroma de La Repubblica, così sapevi sempre in quale locale andare ad ascoltare la tua musica preferita direttamente dal computer senza dover andare dal giornalaio. Erano gli anni 2000.
Chissà perché questa idea geniale non è venuta prima all’editore del giornale. Fatto sta che da li a breve iniziai a collaborare con Musicaroma e mentre andavo all’università anche con un giornale regionale cartaceo per il quale seguivo prevalentemente partite di calcio dilettantistico e, a volte, recensivo spettacoli teatrali. Così, mi sono iscritta all’ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti. Scrivere mi è sempre piaciuto, per me è come “un’autonalisi per non pazienti” citando Duccio Demetrio.